LA NATURA NON SI FERMA

Ateco

LA NATURA NON SI FERMA

Non fermiamo la manutenzione delle piante nei giardini e nei parchi. E mettiamo la natura davvero al centro nella società post coronavirus.

Stiamo passando giorni di ansia, preoccupazione e profonda tristezza per le persone che sono venute a mancare.
Il nostro senso di responsabilità ci ha imposto di adottare con il massimo scrupolo tutte le disposizioni imposte dal Governo al fine di contenere il contagio da Covid-19.
Allo stesso tempo, come gruppo di società agricole, abbiamo continuato a prenderci cura delle nostre piante.
In questo momento, tuttavia, in Italia ci sono milioni di piante nei vivai, nei giardini, nei parchi e nelle rotonde stradali che non sono oggetto di manutenzione e di irrigazione e rischiano il deperimento e la morte, oltre ad essere causa di incidenti e situazioni di pericolo per la sicurezza delle persone.
Per questo, il gruppo MATI 1909 sostiene con forza la richiesta di ripresa delle attività collegate al codice Ateco 81.30 “Manutenzione del verde”. Il DPCM del 22 marzo 2020 ha escluso il codice Ateco relativo alla cura e manutenzione del paesaggio (inclusi parchi, giardini e aiuole) dalle attività autorizzate.
Le attività collegate al codice Ateco 81.30 consentono il mantenimento di piante, ortaggi e prodotti naturali attraverso la manutenzione e l’irrigazione delle stesse. Tali aziende sono di supporto alle attività agricole nella predisposizione dei terreni e nella messa a dimora di nuove piante, nell’esecuzione di manutenzioni specializzate per potature, innesti, preparazione del materiale di propagazione e monitoraggio agronomico delle coltivazioni di piante, ortaggi e frutta. Tali attività, inoltre, sono essenziali ai fini del mantenimento della sicurezza del verde pubblico e privato, inclusi giardini, aiuole, rotonde stradali e parchi storici.
Il provvedimento del Ministero dell’Agricoltura che ha autorizzato la vendita di piante e fiori è una soluzione positiva ma parziale per sostenere il settore. Se le aziende di servizi non realizzano giardini e parchi le piante non si vendono. La maggior parte della vendita di piante è diretta a imprese, vivai e giardinieri che ne hanno bisogno per opere a verde.
Chiediamo, quindi, di autorizzare al più presto le attività riunite nel codice Ateco 81.30 “cura e manutenzione del paesaggio (inclusi parchi, giardini e aiuole)” in quanto le stesse sono funzionali e collegate all’attività produttiva vivaistica e sono da considerarsi come attività di filiera agricola indispensabile per il mantenimento del ciclo produttivo del vivaismo e della qualità degli ortaggi.
Un’eventuale proroga della sospensione di tale attività determinerebbe danni incalcolabili al patrimonio naturale italiano, agli investimenti fatti nel verde, al settore del florovivaismo e alla qualità dei prodotti delle attività agricole autorizzate.
La FAO ha annunciato che il 2020 è l’Anno Internazionale per la Salute delle Piante. Chi, come noi, coltiva alberi e arbusti da oltre cento anni, è ben consapevole della propria responsabilità per la tutela della salute delle persone attraverso la cura delle piante, che rappresentano, da sole, l’80% del cibo consumato e producono quasi la totalità dell’ossigeno emesso in atmosfera.
Siamo convinti che questa drammatica emergenza sanitaria globale debba indurci a mettere il nostro rapporto con la natura davvero al centro della riprogettazione di una società post coronavirus.

MATI 1909
info@piantemati.it