07 Apr MATI4LIFE SU GARDENIA
Un articolo per presentare la ricerca, condotta da Cesaf, per Mati 1909.
L’importanza delle piante nella lotta all’inquinamento atmosferico è fondamentale, ognuna di loro apporta il proprio strategico contributo nel fornire ossigeno, stoccare anidride carbonica e assorbire smog e polveri sottili. Dagli studiosi più illustri ai cittadini, dagli studenti di ogni ordine e grado ai produttori, tutti sanno bene che le piante sono il nostro unico alleato nella lotta all’inquinamento, solo loro potranno consentire la perpetuazione della vita sulla Terra e migliorare la qualità dell’aria che respiriamo. L’azienda Mati 1909, che coltiva piante da oltre 110 anni e che da sempre è consapevole del ruolo centrale della vegetazione per la vita terrestre, ha voluto quantificare numericamente il contributo delle specie coltivate. E’ nata così una ricerca, commissionata allo Studio Tecnico Agronomico Cesaf di Pistoia e oggi presentata alla rivista Gardenia; un lavoro condotto dal team del Dr.Agronomo Federico di Cara che parte dagli studi eseguiti dal Prof.Francesco Nicese del dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali dell’Università di Firenze. Uno studio con un alto livello di approfondimento che ha portato a quantificare annualmente la CO2 stoccata, l’ossigeno prodotto e gli inquinanti rimossi, tra cui il particolato. L’analisi non si esaurisce in una determinazione solo quantitativa dei maggiori parametri ambientali, ma si spinge oltre fino a definire le emissioni medie di CO2 prodotte a metro quadrato ogni anno dal vivaio Mati, da un’industria tessile e da una cartiera e i risultati sono ottimi per il settore del verde ornamentale. I vivai infatti, come tutte le attività umane, hanno un loro impatto ambientale, ma fra tutte l’ordine di grandezza è mille volte inferiore. Stilando una classifica in termini di sequestro di CO2 ,invece, ai vivai spetta la medaglia d’argento, non reggono il confronto né l’agricoltura estensiva né gli oliveti, ma soltanto il bosco con le sue piante in continua crescita riesce a fare meglio.
Di seguito è riportato l’articolo pubblicato sulla rivista “Gardenia” (Cairo Editore)