11 Set A CESENA UN GIARDINO TERAPEUTICO PUBBLICO PROGETTATO DA ANDREA MATI
È stato presentato pochi giorni fa a Cesena il progetto per la realizzazione del primo giardino terapeutico in Italia per le persone affette da Alzheimer all’interno di uno spazio pubblico.
Nel cuore di Cesena, all’interno dei pubblici giardini di via Giuseppe Verdi, nel 2024 sarà realizzato un giardino terapeutico accessibile a tutti, anche a persone non ricoverate accompagnate da familiari e caregiver; un progetto importante che porta la firma di Andrea Mati e che può diventare un modello nazionale di riqualificazione urbana.
Alla base dell’idea progettuale il tema del viaggio: un percorso guidato lungo tutta una serie di stimoli sensoriali e percettivo-emozionali allo scopo di riattivare ricordi della giovinezza e dell’infanzia sedimentati nella memoria a lungo termine e annebbiati dalla malattia. Un percorso circolare che attraversa due aree: la prima con piante aromatiche, graminacee, fioriture e alberi dalla chioma ampia con un grande significato culturale per la riattivazione sensoriale e la seconda con orti a cassoni per la riabilitazione manuale e motoria.
Il progetto e la sua realizzazione nascono per volontà della Fondazione Maratona Alzheimer e di Anap Confartigianato, con la collaborazione del Comune di Cesena che con grande sensibilità ha accolto la richiesta di riqualificare un’area verde urbana realizzandovi uno spazio terapeutico di libera fruizione per l’intera comunità.
“Cesena è pronta ad accogliere con tutta la sensibilità necessaria le persone che vivono la condizione della malattia di Alzheimer, chi le accompagna e chi le aiuta nella quotidianità”, queste le parole del sindaco della città emiliana, Enzo Lattuca. Parole importanti che devono essere stimolo e monito per tutti.
Il nome e la progettualità della ditta Mati1909 arrivano, così, oltre l’Appennino per scrivere la storia del verde terapeutico e apporre la firma di Andrea Mati in quella che è la prima realizzazione in contesto urbano. Oltre venti anni di esperienza, grande sensibilità ed empatia, assidua formazione, costante frequentazione di medici e istituti di ricerca, per sviluppare le competenze necessarie e traghettare il tema del giardino terapeutico verso le luci della ribalta.
