Mati 1909 e Il Giardino di Cino

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Mati 1909 e Il Giardino di Cino

Mati 1909 e l’associazione culturale Spichisi hanno recuperato uno spazio degradato del centro di Pistoia trasformandolo in un giardino per promuovere la riqualificazione delle città attraverso l’arte e la collaborazione sociale.

 

Mercoledì 11 luglio, in Piazzetta Sant’Atto e Vicolo dei Bacchettoni, a due passi da Piazza del Duomo a Pistoia, è stato inaugurato il Giardino di Cino, un vero e proprio pocket park nel centro storico di Pistoia, volto a riqualificare e rigenerare un angolo dimenticato attraverso l’arte e la partecipazione.
Non solo luogo di incontro e ritrovo in un’area verde nel cuore della città, il Giardino di Cino ospiterà iniziative artistiche e culturali: interventi site-specific di artisti visivi e performativi, incontri, laboratori per e con la cittadinanza.
Nella sua prima serata è stata rivelata la prima installazione artistica del giardino, ispirata dalle parole “Etiam si mille hoc dixissent” del poeta e giurista Cino da Pistoia, da cui il giardino prende il nome.

Arte e verde, ma anche solidarietà. Tre caratteristiche che hanno in comune il Giardino di Cino e MATI 1909. “Per questo siamo stati partner fin dall’inizio di questo progetto. – dice Andrea Mati, cotitolare insieme ai fratelli Francesco e Paolo del gruppo di aziende che si riconosce nel marchio MATI 1909 e autore di “Focus, Punto di Fuoco – La Serra dei Poeti “ l’opera d’arte ambientale realizzata insieme allo scrittore Sandro Veronesi alla Collezione Gori della Fattoria di Celle  – Abbiamo lavorato insieme a Spichisi nella progettazione dello spazio a verde, poi abbiamo fornito le piante e realizzato il giardino con i ragazzi della nostra coop. Puccini Conversini.

Ci occuperemo anche della manutenzione del giardino sempre con i giardinieri della cooperativa sociale Puccini Conversini che recupera, attraverso il contatto con il verde, persone che vivono vari disagi sociali. Abbiamo pensato che coinvolgere persone che attraverso il lavoro con il verde si riscattano da un passato tormentato e problematico e da esperienze di tossicodipendenza e di alcoolismo potesse essere il miglior modo per riqualificare uno spazio che negli anni è stato anche terra di spaccio. Il Giardino di Cino, quindi, è stato una sfida: restituire alla città uno spazio degradato e trasformarlo in un luogo dove l’arte e il verde dialogano anche con l’esistenza”.

Alla base del progetto risiede la convinzione che forme di gestione condivisa fra cittadini, pubblica amministrazione, associazioni siano essenziali per la valorizzazione e la migliore fruizione degli spazi pubblici urbani e al contempo per contribuire al benessere e allo sviluppo del territorio.
“Abbiamo scelto Vicolo dei Bacchettoni e Piazzetta Sant’Atto perché questo angolo nascosto in pieno centro storico si trova ad oggi abbandonato a frequenti episodi di microcriminalità e vandalismo”, sostiene l’Associazione Culturale Spichisi, ideatrice e curatrice del progetto – “eppure siamo convinti che anche qui risieda un coacervo di energie creative che grazie alle attività del giardino speriamo di intercettare ed incanalare.”

MATI 1909
info@piantemati.it